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la mostraPonsacco: Città del mobile e dell'arredamento è sede di una importante Mostra del Mobilio. Essa dista 200 metri dal centro e si estende su 4500 metri quadrati con 130 stands.
Molte sono poi le mostre private di mobili e arredamenti collocate prevalentemente in Via Valdera P. La tipica configurazione economica di Ponsacco un centro di attività industriali mobiliere di medio-piccole dimensioni e di tradizionali e gloriose imprese artigiane, si è sviluppata e diffusa solo in anni relativamente vicini alla nostra attuale esperienza, negli anni 50-60, quando il nostro Comune da centro prevalentemente agricolo (verso il 1910 erano coltivati ben 1610 ha. su 1990 ha. dell'intera giurisdizione) ha raggiunto un consolidato livello industriale che lo pone ai primi posti nella lavorazione del legno in Toscana e in Italia.
Questa attività che si è sviluppata in modo veramente considerevole solo dal secondo dopoguerra, trova le proprie origini già nei primi decenni del Novecento quando l'energia elettrica è impiegata nell'industria (a Ponsacco nel 1910 le aziende artigianali sono ben 48 con 281 addetti e un parco macchine da 101 HP).
Questo primo risveglio dell'economia ponsacchina è interrotto bruscamente anche con gravi conseguenze, proprio perché era al suo nascere, dalla guerra 1915-1918 che turba notevolmente l'equilibrio economico del Comune costringendo alla chiusura tutte le attività del Settore. Negli anni ‘20, la ripresa non è facile, poiché spesso mancano tecniche nuove adeguate ed esperti del settore. Si assiste quindi a un vero e proprio periodo di stasi in epoca fascista e di regresso negli anni dal '36 al '45.
Di fronte a questa situazione non può non sorprendere l'evoluzione industriale del secondo dopoguerra, definita più volte "interessante e stupefacente".
Ancora verso gli anni 50 Ponsacco conserva tipiche caratteristiche di un paese dell'interno tagliato fuori dalle maggiori vie di comunicazione, isolato e senza iniziative di rinnovamento. Ma appena pochi anni dopo, all'improvviso quelle stesse persone che non sapevano cosa fare, tanto da poter essere accusate di abulia, si scoprono intraprendenti e laboriosi imprenditori. Nascono così iniziative su iniziative; si adottano tecniche più nuove e audaci con una alacrità che ha del sovrumano.

il corso matteottiLe statistiche della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Pisa per il ventennio 1951-1971 ci informano che in questo periodo a Ponsacco su 100 abitanti ne lavorano circa 40 e, mentre gli addetti all'agricoltura da 17 regrediscono a 9, la mano d'opera dell'industria passa dal 19,55 a 25,1 con un incremento del 5,44% che è una volta e mezzo quello regionale (3,50%). Quello del mobilio è il Settore che ha avuto il massimo sviluppo passando da 188 aziende con 455 addetti nel '51 a 220 con 1.176 nel '61 e a 512 industrie con 5.000 lavoratori nel '66, con un aumento percentuale medio di circa il 40%.
Oggi in numero delle aziende artigiane nel settore della lavorazione del legno sono notevolmente aumentate. Si è trattato di uno sviluppo vertiginoso e spesso non facilmente controllabile (basta pensare che le difficoltà di carattere sovrastrutturale vengono affrontate veramente solo negli ultimissimi anni). Si sono anche avute notevoli difficoltà organizzative, soprattutto in campo commerciale, prima di poter giungere a competere con la concorrenza delle zone dove l'industria mobiliera ha tradizioni ed esperienza consolidate negli anni.
In questo senso molto ha contribuito l'istituzione della Mostra del Mobilio che dopo un felice esperimento nel 1947 con l'apertura di una mostra estiva, si è potuta avvalere di una sede permanente inaugurata il 22 gennaio 1950 (con 30-40 stand) che vede un afflusso di migliaia di visitatori all'anno.
Orami da anni Ponsacco e la Valdera proiettano la loro economia oltre che sul mercato del mobile in Italia, anche verso l'esportazione. Sono sorti così, in pochi anni, consorzi per le esportazioni che dalla verifica delle potenzialità dei mercati esteri, cercando di presentarsi sempre più con mobili in stile e mobili di design, hanno determinato forti flussi esportativi per decine di miliardi annui verso i paesi europei, asiatici, africani, negli USA in Canada, in Australia.
Negli ultimi anni, nonostante la crisi che ha investito il settore mobiliare e il calo abbastanza contenuto delle aziende e degli addetti, Ponsacco ha promosso e riqualificato oltre al momento produttivo anche quello commerciale.
Oltre al settore del mobile vi sono poi altre attività come la meccanica, il settore edile, la lavorazione del marmo. Molte di queste produzioni vengono esportate all'estero.


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